valori di riferimento della flora batterica
Benessere 23 Giugno 2022

Flora batterica nelle urine: questi i valori di riferimento

Amica,

sicuramente ti sarà capitato di fare degli esami di controllo generale per assicurarti che fosse tutto a posto e, tra questi, probabilmente ci sarà stato anche quello delle urine.

Magari hai ritirato il referto, hai letto che ci sono tracce di flora batterica e ti sei chiesta che cosa significhi.

Nulla di grave. In questo articolo cercherò di dissipare i tuoi dubbi, e comincerò dicendoti quali sono i valori considerati ‘normali’ quando si parla di flora batterica nelle urine.

Flora batterica e batteriuria: ecco quando non c’è da preoccuparsi e quando bisogna intervenire tempestivamente

Flora batterica: ecco i valori normali di riferimento

Quando vai a fare l’esame delle urine per rilevare la presenza di carica batterica, dovresti avere esito negativo perché queste, a differenza delle feci, sono sterili.

Questo succede quando i valori rilevati sono inferiori a 100.000 UFC (Unità Formanti Colonie, quindi batteri) per millilitro.

Se il valore si trova in un range di 10.000-100.000 UFC/ml, allora il risultato viene considerato ‘dubbio’, mentre l’esito è positivo se si superano i 100.000 UFC/ml.

Dunque, adesso ti starai chiedendo che succede se il valore è troppo alto, dico bene? Bene, mia cara lettrice, è arrivato il momento di parlare della batteriuria.

Leggi anche: La sostanziale differenza tra cistite e pielonefrite

Flora batterica elevata: quando la batteriuria è un problema

Abbiamo detto che avere un po’ di flora batterica nelle urine è abbastanza normale, finché il valore non supera la soglia di 100.000 UFC/ml.

Quando questo succede parliamo di batteriuria, ossia la presenza di batteri in quantità eccessiva.

Ma come si manifesta?

Diciamo che la batteriuria può essere asintomatica o associata a delle infezioni delle vie urinarie, come ad esempio la cistite batterica.

In questo caso sarà necessario sottoporsi a ulteriori esami, come l’urinocoltura, così da rilevare con precisione i batteri presenti nelle urine attraverso l’analisi di un campione.

Prima di proseguire però, vorrei fare una precisazione.

Se il tuo è un problema di batteriuria asintomatica, non dovresti comunque sottovalutarlo perché potrebbe tramutarsi in infezioni urinarie (o addirittura renali) abbastanza gravi!

Detto ciò, proseguiamo! 👇🏻

SOS infezione! 🚨 Quali sono i sintomi?

Ovviamente, dato che parliamo di infezioni delle vie urinarie, va detto che non sono piacevoli come una passeggiata in un campo fiorito.

Quindi, passiamo in rassegna i sintomi più comuni:

  • hai costantemente voglia di fare pipì, soprattutto la notte;
  • nonostante la frequenza e l’urgenza, non hai mai la sensazione di aver svuotato completamente la vescica;
  • durante la minzione provi fastidio e bruciore;
  • hai dolori nella zona pelvica.

Se però non manifesti alcun sintomo, potresti accorgerti di un aumento della flora batterica solamente dopo l’esame delle urine.

Ma quali sono le conseguenze se non si agisce in tempo?

Diciamo che le UTI (infezioni delle vie urinarie) possono interessare:

  1. l’uretra, e in questo caso si parlerà di uretrite;
  2. la vescica, che può portare alla cistite;
  3. i reni, con il conseguente sviluppo di pielonefrite.

Leggi anche: Cistite e endometriosi vescicale spesso si confondono, ma un modo per riconoscerle c’è

Perché noi donne siamo più a rischio di infezioni? 🤔

Questo tipo di infezioni interessa le donne già in giovane età, e il motivo principale è legato al fatto che la nostra uretra ha una lunghezza più limitata rispetto a quella degli uomini, quindi è più facile che, per esempio, le feci, cariche di batteri, possano contaminare la zona.

Ma non è tutto.

Durante la gravidanza, aumentano le probabilità di infezione a causa della dilatazione dell’uretere, che porta a una diminuzione del flusso di urina e al conseguente aumento della carica batterica.

Infine, un altro elemento da non sottovalutare è la presenza di microrganismi che alterano la flora batterica.

Sto parlando dell’ormai noto Escherichia coli, e dico noto perché ne abbiamo parlato più e più volte in relazione alla cistite. Non hai idea di quante donne debbano combattere contro questo ‘simpatico’ batterio! 🦠

L’Escherichia coli si trova nel nostro intestino ed è assolutamente fondamentale. Ma quando questo decide di fare una passeggiata lungo la nostra uretra, diventa automaticamente un ospite indesiderato.

Il batterio, infatti, si sposta dall’ano alla zona genitale, colonizzando le vie urinarie in situazioni di:

  • stitichezza;
  • scarsa igiene dei genitali;
  • impoverimento della flora batterica.

Con colonizzare, intendo proprio che si divide e aggredisce le pareti delle vie urinarie.

Ma prima di andare nel panico, aspetta!

Una soluzione c’è, ed è il nostro prodotto a marchio Dimann, Dimann Puro, che sfrutta le proprietà terapeutiche del D-mannosio.

Si tratta di un monosaccaride di origine vegetale che impedisce all’Escherichia coli di ‘attaccarsi’ alle cellule della vescica, permettendo così l’espulsione del batterio.

Se pensi di avere un problema di cistite e non sai come risolverlo, raccontami la tua storia, sarei lieta di aiutarti!

Un abbraccio,

Lorenza

L’articolo di oggi in pillole

  • I valori normali della flora batterica devono essere inferiori ai 100.000 UFC/ml.
  • Se l’esame delle urine ha esito positivo (> 100.000 UFC/ml), allora si tratta di batteriuria.
  • Una delle principali conseguenze di infezioni alle vie urinarie è la cistite batterica, spesso collegata alla presenza di microrganismi indesiderati come l’Escherichia coli.

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