Benessere 25 Giugno 2019

Una diagnosi precisa per un percorso su misura

La cistite è una patologia complessa e multifattoriale e richiede una diagnosi precisa per essere affrontata con un percorso su misura.

La diagnosi è fatta in due passi:

La prima cosa da fare, prima di procedere, è rivolgersi al proprio medico riportando i sintomi

Strisce reattive: una prima autovalutazione

Il test con strisce reattive, conosciute anche come stick urine, ci consente di effettuare una prima autoanalisi (sono abbastanza economiche e puoi acquistarle senza ricetta).

Per effettuare il corretto test delle urine:

  1. Si consiglia di effettuare il test con la prima urina del mattino;
  2. Se non può essere utilizzato immediatamente, conservare il campione di urine a 2-4° C; al momento del test, il campione deve essere portato a temperatura ambiente (15-25° C);
  3. Il contenitore di raccolta del campione di urine deve essere pulito e privo di disinfettanti o residui di detersivo;
  4. Non toccare le zone di reazione degli stick;
  5. Prelevare solo il numero necessario di strisce reattive e chiudere rapidamente con fermezza il contenitore degli stick con il tappo originale.
  6. Immergere lo stick reattivo nel campione di urina per circa 2 secondi. Assicurarsi che tutte le zone di reazione siano bagnate e rimuovere l’urina in eccesso (o sul bordo del recipiente o con carta assorbente);
  7. Mantenere lo stick urine orizzontale durante il periodo di reazione per evitare interferenze tra le zone di reazione;
  8. Confrontare i colori con la scala cromatica riportata sulla confezione, solo dopo 60 secondi (leucociti dopo 60-120 sec). Eventuali scoloramenti che si verificano solo sul bordo dei campi di reazione o dopo il 3° minuto dall’immersione dello stick sono irrilevanti;
  9. Per una corretta valutazione visiva, osservare i risultati in una stanza ben illuminata.

Dobbiamo stare attente ai seguenti parametri:

  • Una concentrazione eccessiva di Nitriti indica la presenza di batteri nelle urine. Batteri come l’Escherichia Coli producono nitriti a partire dai nitrati presenti naturalmente nelle urine.
  • I Leucociti sono presenti nelle urine quando c’è un’infiammazione delle vie urinarie in corso. In situazioni normali, infatti, il passaggio dei leucociti nelle urine è molto bassa.

Fate riferimento alla tabella sottostante per una prima autovalutazione

Leucociti+Leucociti-
Nitriti+Cistite battericaCistite asintomatica
Nitriti-Cistite abatterica*vedi nota

*Se Nitriti e Leucociti sono assenti la cistite dovrebbe essere esclusa e l’attenzione dovrebbe essere rivolta alla valutazione della possibile presenza di altre infezioni vaginali (vaginosi, vaginite, candida), vulvodinia, ipertono del pavimento pelvico o neuropatia pelvica.

Il test con le strisce reattive non è sufficiente per una diagnosi precisa ma ci dà una rapida indicazione che deve essere combinata con la valutazione del tuo medico.

Se dovesse emergere la presenza di Nitriti nelle urine il passo successivo è l’urinocoltura.

Urinocoltura (con antibiogramma)

L’urinocoltura è un esame delle urine fondamentale per diagnosticare la presenza di un’infezione alle vie urinarie e ci consente di individuare con precisione le specie di batteri presenti nelle urine.

La raccolta delle urine viene fatta in un contenitore sterile, solitamente fornito dal laboratorio presso il quale viene effettuata l’analisi (se così non fosse, è necessario acquistarlo in farmacia).

È importante prepararsi correttamente a raccogliere le urine, per evitare di falsare il risultato del test:

  1. Pulire accuratamente le mani con acqua e sapone
  2. Lavare accuratamente la zona genitale con acqua e sapone ed asciugarsi con un panno pulito
  3. Eliminare il primo getto di urina
  4. Aprire il contenitore facendo attenzione a non toccare i bordi o l’interno
  5. Raccogliere il getto intermedio di urina
  6. Chiudere accuratamente il contenitore
  7. Portare il campione al laboratorio entro 2 ore dalla raccolta

Nota: le terapie antibiotiche falsano i risultati del test e andrebbero interrotte almeno 5 giorni prima

Il risultato può essere:

  • Negativo: non ci sono batteri nelle urine;
  • Positivo: identificazione di un batterio con numero uguale o superiore a 50.000 UFC/ml (Unità Formanti Colonie per millilitro di urina);
  • Inquinato: se viene segnalata la presenza di batteri con numero inferiore a 50.000 UFC/ml, l’esame va ripetuto perché probabilmente falsato;

Una volta individuato il batterio si procede all’antibiogramma, un test in vitro che permette di testare la sensibilità di un batterio a uno o più antibiotici.

L’antibiogramma è un esame essenziale, data la vasta diffusione di batteri antibiotico-resistenti.

Attenzione! Utilizzare un antibiotico sbagliato o ad ampio spettro ci espone al rischio di recidive!

Infatti, una terapia antibiotica non mirata non fa altro che rafforzare i batteri cattivi e uccidere i batteri buoni (eliminando quindi le nostre difese naturali)

Consigliamo quindi di evitare di sottoporsi a terapie antibiotiche se non su indicazione del medico e quando sono strettamente necessarie

Ho scritto un articolo molto interessante su uno studio scientifico che mette a confronto d-mannosio e antibiotici

Ulteriori esami in caso di cistite complicata

In caso di cistiti complicata o ricorrente, per inquadrare meglio la situazione, potrebbero essere necessari ulteriori esami urologici, ginecologici, gastroenterologici, endocrinologici a causa della natura multifattoriale della cistite.

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Se non l’hai già fatto, leggi anche tutte le cause della cistite

Alla prossima,

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